Ernia Inguinale a Palermo
Cos'è l'ernia inguinale?
Anatomia del canale inguinale
- Anello inguinale profondo (interno): situato nella fascia trasversale dell’addome, circa a metà del legamento inguinale.
- Anello inguinale superficiale (esterno): situato sopra la tuberosità pubica, vicino alla fine del legamento inguinale.
- Parete anteriore: formata principalmente dalla fascia del muscolo obliquo esterno.
- Parete posteriore: costituita dalla fascia trasversale (peritoneo) e da alcune fibre che hanno la funzione di rinforzo.
- Parete superiore (tetto): composta dai margini inferiori dei muscoli obliquo interno e trasverso dell’addome.
- Parete inferiore (pavimento): formata dal legamento inguinale e dal legamento lacunare.
Classificazione delle ernie inguinali
Rispetto alla dimensione abbiamo la storica classificazione in:
- Punta d’ernia: stadio molto iniziale e difficilmente apprezzabile all’esame obiettivo, non sintomatica;
- Ernia interstiziale: quando l’ernia si impegna all’interno del canale inguinale, la più frequentemente diagnostica e spesso sintomatica;
- Ernia inguino-scrotale: l’ernia si porta oltre l’anello inguinale esterno e si impegna nel sacco scrotale. Fase molto avanzata e paradossalmente soitamente ben tollerata dal paziente.
Recentemente è stata proposta una nuova classificazione che prevede l’uso di una lettera per identificare la porta erniaria ed un numero che riporta la misura della porta erniaria. Questa classificazione può essere eseguita nel corso dell’intervento chirurgico infatti per misurare il diametro in corso di intervento laparotomico o classico, il chirurgo dovrebbe utilizzare la punta del dito indice, che normalmente ha un diametro di 1,5 cm. Per il calcolo laparoscopico, si può utilizzare la lunghezza delle lame delle forbici, che è anch’essa di 1,5 cm
EHS groin hernia classification | Size of the defect in primary and recurrent hernias | 0 | 1 | 2 | 3 |
|---|---|---|---|---|
LATERALE (L) | ||||
MEDIALE (M) | ||||
FEMORALE (F) | ||||
Come si cura l'ernia inguinale?
Il trattamento principale per l’ernia inguinale è chirurgico. La chirurgia può essere tradizionale o laparoscopica, entrambe con vantaggi e rischi specifici.
- Chirurgia Tradizionale: Questo approccio comporta un’incisione, di circa 5cm, nella zona inguinale. È spesso raccomandato per le ernie più grandi o con una complicanza in atto. Il tasso di successo è generalmente alto, la convalescenza è di circa un paio di settimane.
- Chirurgia Laparoscopica: Questa procedura mininvasiva implica l’introduzione di una piccola telecamera (laparoscopio) e strumenti chirurgici miniaturizzati attraverso tre piccole incisioni. Il principale vantaggio sulla tecnica tradizionale consiste in un recupero più rapido, infatti è molto indicata negli atleti. Trattando l’ernia dall’interno dell’addome, è indicata nei casi di ernia inguinale bilaterale, ottenendo il vantaggio che con un unico accesso si posso trattare entrambe le ernie.

Giacomo Lo Secco
Medico Chirurgo a Palermo
Specialista in Chirurgia Generale ed Endoscopia Digestiva
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La prognosi dopo il trattamento chirurgico è generalmente positiva, con <strong>bassi tassi di recidiva.</strong> Tuttavia, la qualità della vita del paziente è un elemento chiave nella scelta del trattamento. La chirurgia laparoscopica può offrire un recupero più rapido e minore impatto sulla qualità della vita rispetto alla chirurgia tradizionale.
La decisione tra i due approcci dovrebbe essere basata su una <strong>valutazione dettagliata dei rischi individuali</strong>, delle preferenze del paziente e delle caratteristiche specifiche dell’ernia.
In conclusione,<strong> l’ernia inguinale è una condizione comune che richiede attenzione e trattamento</strong>. La scelta tra la chirurgia tradizionale e quella laparoscopica dovrebbe essere personalizzata per garantire il miglior risultato possibile, preservando al contempo la qualità della vita del paziente.