Gastroscopia a Palermo
Cos'è la gastroscopia?
Se hai bisogno di una gastroscopia a Palermo allora l’esofagogastroduodenoscopia (EGDS) è quello che stai cercando. L’esame viene condotto con uno strumento flessibile e consente di esplorare il primo tratto dell’apparato gastroenterico per identificare problemi di salute.
La gastroscopia è sia diagnostica che terapeutica, in quanto consente ai medici di prelevare campioni di tessuto per biopsia, rimuovere polipi, controllare eventuali sanguinamenti, iniettare sostanze terapeutiche e eseguire dilatazioni con diltatori pneumatici.
Questo esame diagnostico consente ai medici di visualizzare le pareti interne del tratto gastroenterico superiore e di utilizzare filtri ottici e coloranti vitali per ulteriori informazioni sulla struttura cellulare della mucosa.
L’endoscopia digestiva è in costante evoluzione, con nuovi accessori che rendono la procedura sempre più avanzata e simile alla chirurgia. I comuni gastroscopi hanno un diametro di 8,5-10 mm, ma esistono anche strumenti con diametri maggiori o minori, come il gastroscopio superpediatrico, con un diametro di circa 5 mm, che permette l’esecuzione della gastroscopia trans nasale.
Quando fare la gastroscopia?
La gastroscopia è un esame diagnostico che consente di esplorare il primo tratto dell’apparato gastroenterico tramite un piccolo strumento dotato di telecamera.
La gastroscopia è indicata per diversi disturbi, come la dispepsia persistente nonostante la terapia, la disfagia, l’odinofagia, i sintomi da reflusso gastroesofageo, la nausea o il vomito ricorrente, e per il controllo in caso di familiarità per tumori del tratto gastroenterico.
La dispepsia, una sensazione di discomfort dopo il pasto che può includere indigestione, gas, sazietà precoce e senso di pienezza, è la causa più comune per cui si esegue la gastroscopia diagnostica. Se si sperimentano uno o più di questi sintomi, è importante consultare il proprio medico per valutare la necessità di una gastroscopia a Palermo.

Giacomo Lo Secco
Medico Chirurgo a Palermo
Specialista in Chirurgia Generale ed Endoscopia Digestiva
Gastroscopia 219.00 €
Prenota ora la tua visita
Approfondimenti
Scopri di più sulla Gastroscopia a Palermo
In media l’esame dura tra 7 e 10 min, se si eseguono delle biopsie il tempo aumenta di qualche minuto. Nel caso in cui siano necessarie delle manovre operative (clip, iniezione, dilatazione etc) generalmente l’esame viene eseguito in sedazione profonda, con la presenza di un anestesista per garantire il comfort del paziente e dell’operatore.
La gastroscopia non è un esame doloroso. Può risultare fastidioso in particolare nella sua fase iniziale, quando, per entrare nell’esofago, si può provare la sensazione di un conato di vomito.
Superato questo momento, con i giusti consigli e con la sedazione che viene abitualmente fatta, si riesce a completare l’esame senza problemi.
Per le procedure ambulatoriali diagnostiche non è normalmente previsto l’addormentamento, si procede con una sedazione leggera con la somministrazione di un sedativo (es. benzodiazepina).
Nei casi di procedure operative o in caso di estrema intolleranza da parte del paziente, si può procedere con una sedazione profonda o narcosi con l’assistenza di un anestesista.
L’anestesia, quando eseguita, dura esclusivamente per la durata dell’esame e questo dipende dal motivo per il quale si fa.
In linea generale distinguiamo due tipi di sedazione; la sedazione cosciente, eseguita sempre per tutti gli esami e la sedazione profonda o narcosi, per la quale è necessaria la presenza di un anestesista che ha precedentemente valutato il paziente. In questo secondo caso, in funzione della durata della procedura, è richiesto un periodo di osservazione, dopo l’esame, più lungo.
Nella fase iniziale si sente lo strumento che scivola sulla lingua, poi passa attraverso l’ipofaringe, la parte più posteriore della cavità orale, ed infine scivola giù in esofago. La sensibilità di esofago, stomaco e duodeno non è molto raffinata come quella dei primi tratti, quindi in queste fasi dell’esame si sentirà soltanto un senso di gonfiore dato dall’insufflazione di CO2 che è necessaria per visualizzare le pareti dei visceri.